Jacopo Apollonio (Bassano 1577 - 1654)
Adorazione dei pastori (antecedente al 1612)
Olio su tela, cm 112,5x98
Scheda di Giuliana Ericani
Il dipinto è una replica ridotta della pala dell'altare maggiore della chiesa di San Giacomo di Lusiana (Vicenza), eseguita da Jacopo Apollonio nei primi anni del XVII secolo, anteriormente al 1612. Rispetto a quel dipinto, la composizione risulta semplificata e resa anonima dall'assenza alle spalle della Madonna e di san Giuseppe dei santi titolari della chiesa dell'Altopiano e dalla presenza sul bordo sinistro di un rocco di colonna intera al posto di quella sberciata di Lusiana. Il fondale con il Grappa è reso nei toni dellazzurro, schiarito dalla luce del sole che sostituisce il cielo rosato dell'alba della pala. In questo particolare il dipinto rivela la sua vicinanza al modello pri-mario, Il presepe di San Giuseppe, eseguito da Jacopo Bassano nel 1568 per i massari della chiesa bassanese, attigua al Duomo della città, capolavoro del capostipite della bottega e nonno dell' Apollonio, figlio di Marina Benedetta e di Apollonio Apolloni, privilegiato erede per aver destinato a lui nel testamento «cinque rotoli da disegno sive pezzi num. 15 da esserli dati perché si diletta di pittura», il prontuario di 'ricordi' della sua produzione, ad uso di repliche e varianti. Jacopo Apollonio, come «iudex», fece parte nella prima metà del Seicento del ceto dirigente della città e portò avanti, con gli zii Giambattista e Girolamo, e con maggiore valenza, la grande tradizione pittorica della bottega bassanesca. A conterma del suo ruolo pubblico esegui, oltre a numerose pale per chiese del Bassanese e due quadri perduti dipinti per la sala dell'Udienza del palazzo Pretorio della città. Il suo nome è attestato nella Pala di San Bonaventura del 1611, nella paletta con la Madonna in trono e i santi Lorenzo e Carlo con il prete Marcantonio Ferla Pacino di Liedolo del 1614 e nella tarda (1632-162) pala per la Freila Bassanese di San Sebastiano. La sua firma compare in una Adorazione dei pastori della collezione abbaziale di Santa Giustina a Padova, pervenuto nelle collezioni del Museo di Padova (inv. 1054) e in una replica di collezione privata mantovana. Ma è stata la recente (2011, ed. 2014) corretta lettura del suo nome nella pala di Lusiana che ha consentito a Alessandra Pattanaro di ricostruire il suo catalogo, successivamente ampliato con un nucleo di dipinti del Museo Civico di Bassano del Grappa (I Bassano 2016) e da un ritratto documentato dalle fonti e recentemente (2018) passato in un'asta viennese (Caramanna 2018).