Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra. L'opera di forte impatto emotivo, propone uno sfondo quasi monocromatico viola, in cui si inseriscono pochi tratti in bianco e nero a definire una sagoma rannicchiata a sinistra, forse una forma umana, raccolta e chiusa su se stessa. Nato nel 1934 a Viareggio, dove vive tuttora, il pittore e scultore Mario Francesconi è considerato uno dei pochi superstiti del Dadaismo, che dalla fine degli anni Cinquanta ha attraversato le stagioni dell'arte italiana ed europea in una ricerca spiccatamente personale di forme e di tecniche. A partire dalla sua prima personale nel 1959 sviluppa un percorso artistico che attraversa diverse fasi, spesso riconducibili alla passione per le materie povere e di recupero. La sua attività artistica si muove tra gli ambiti della pittura, della scultura, del collage e dell'installazione e confina con gli adiacenti ambiti della poesia e della letteratura, anche grazie ad amicizie e rapporti professionali con alcune tra le più significative figure del mondo intellettuale italiano della seconda metà del secolo scorso, da Emilio Villa a Cesare Garboli, da Leonardo Sciascia a Mario Luzi, da Cesare Zavattini a Pier Paolo Pasolini, da Alfonso Gatto a Sandro Penna a Venturino Venturi. L'opera è presentata in cornice.
Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.
Dimensioni cornice (cm):
Altezza: 67
Larghezza: 97
Profondità: 5
Dimensioni opera (cm):
Altezza: 50
Larghezza: 80
ARARCO0154374