Rilievo – Stucco e cartapesta policroma, bottega toscana 1480 – 1490 c.a.
Questo rilievo farebbe parte di un gruppo di esemplari calco in stucco e cmartapesta da un lavoro di Benedetto da Maiano, probabilmente identificabile col rilievo in marmo ora appartenente alla National Gallery of Art di Washington (vedi confronto con quest'opera nell'ultima foto). Altre 2 opere affini, molto simili ma in calchi di solo stucco, sono conservate allo Spitale degli Innocenti e al museo Bardini a Firenze. Un'ulteriore opera, molto simile è stata venduta ad un'asta in Roma un secolo fa (Jandolo e Tavazzi 25 aprile-3 maggio 1910, n. 290) ed ora è esposta anch'essa alla National Gallery of Art di Washington (USA). Altra opera affine appartenente a privata collezione, è esposta alla Casa de Rodis, a Domodossola (Italia).
Il genio di Benedetto da Maiano è quello spontaneo ed universale. La fattura di questa statua in cartapesta policroma, specie nei volti della Madonna e del Bambino, testimonia la verosimile attribuzione alla bottega del grande maestro, che produceva, così come altre botteghe toscane del periodo come quella di Donatello, anche opere meno costose rispetto ai modelli in marmo. Ciò per venire incontro anche ad una committenza meno ricca. Anche l'uso del pigmento dell'azzurrite (pigmento naturale in uso fino al XVIII° secolo) invece che dei più costosi lapislazzulo o blu oltremarino (che non sarebbero virati verso il verde come nella nostra opera), avalla tale ricostruzione. Anche dal punto di vista stilistico, l'opera è tipicamente quattrocentesca, in quanto poi, nel cinquecento e nel seicento, il gusto nella visione e rappresentazione sacra della Madonna con il Bambino cambia completamente.
La cornice,è in legno lavorata con modanature aggettanti appare originale con segni di integrazioni posteriori.
L'opera si trova in condizioni d'originalità senza interventi di restauro operati o altre alterazioni, conserva la policromia originale. Presenta patina e segni del tempo coerenti con l'antichità. Misura cm. 61 x 70 comprensivi della cornice.
NOTE : Altri stucchia affini della stessa bottega oltre ai citati sono conservati nel Museo Civico di Prato, nell’Oratorio dell’Oca a Siena e nel Museo dell’Opera del Duomo di Perugia.
(Bibliografia in tema D. Carl, “Benedetto da Maiano. A Florentine Sculptor at the Threshold of the High Renaissance”, Turnhout 2006, G. Gentilini, Museo Civico di Prato. “Le collezioni d'arte, a cura di M.P. Mannini” ; R. Kecks “Eine Bilderfindung Botticellis in der Werkstatt des Benedetto da Maiano”, Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz).
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