Importante e rara consolle a mezzaluna neoclassica in legno intagliato laccato e dorato, Torino, Francesco Bolgiè attr., fine XVIII secolo
Misure: cm H 92 x L 130 x P 66
Prezzo: trattativa riservata
Oggetto corredato da certificato di autenticità
Questa pregevole e raffinata consolle è stata realizzata in epoca neoclassica a Torino, verso la fine del XVIII secolo. Elegantemente scolpita secondo i canoni dell’alta ebanisteria torinese, presenta evidenti vicinanze stilistiche alle opere di Francesco Bolgiè. La struttura architettonica della console nel suo complesso e, ancor di più, in alcuni dettagli, quali i sottili girali, le foglie d’acanto, le teste leonine, sono caratteristici dei lavori del maestro scultore. Di forma a mezzaluna, presenta un piano in marmo verde Alpi dal profilo modanato. La fascia sottopiano è delimitata superiormente da una cornice in legno dorato scolpita con motivi fogliacei e una riserva inferiore liscia, mentre inferiormente la riserva in legno dorato liscia è seguita da una cornice scolpita con motivo a semisfera. La fascia centrale è in legno laccato con intagli molto raffinati a foggia di girali ed elementi fitomorfi di gusto classicheggiante. La tonalità della lacca, grigio azzurra, è caratteristica dell’area piemontese, scelta per gli arredi ma anche nei palazzi storici. In prossimità delle quattro gambe la fascia è decorata con sculture in legno dorato ad alto rilievo raffiguranti teste leonine che sorreggono con le fauci eleganti drappi che ricadono dolcemente verso il basso. Al centro della fascia è invece scolpito un grande fiore dalla corolla circolare al quale i panneggi confluiscono intrecciandosi. Le quattro gambe originano da un capitello in legno laccato in azzurro con decori dorati di forma circolare. Le gambe presentano poi un ricco intaglio a foggia di foglie d’acanto dorate dalle quale diparte il fusto a tronco di cono rovesciato laccate e dorate nelle scanalature. In basso nuovamente intagli a foglia d’acanto e piede circolare con puntale ligneo laccato e dorato concludono le gambe.
La personalità artistica del “Regio scultore in legno” Francesco Bolgiè (Torino 1752-1834) è ai vertici della scultura lignea torinese nell’ultimo quarto del Settecento e nei primi decenni dell’Ottocento e ha ricoperto un ruolo molto importante nella scultura in legno decorativa neoclassica. Artista di levatura pari a quella di Giuseppe Maria Bonzanigo, è rimasto tuttavia nell’ombra per molto tempo. Molte delle sue opere furono infatti attribuite a Bonzanigo sulla base di confronti stilistici, in mancanza di puntuali ricerche archivistiche. Il corpus di documenti archivistici ritrovati ha permesso, negli ultimi anni, di delineare la figura di questo importante scultore intagliatore, ricostruendo la sua vita e consentendo di restituire al suo catalogo diverse opere, molte delle quali ancora conservate a Palazzo Reale di Torino e presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, altre in celebri collezioni private.