"Ecce Homo" -------
Maestro Fiammingo ---------
Olio su tavola ----------
Epoca : XVI° secolo --------
Tavola 35 x 40 cornice 40 x 48 --------
Ottime condizioni -------------
Importante dipinto su tavola, raffigurante il volto sofferente di Cristo con il capo coronato di spine nella più tradizionale immagine dell' Ecce Homo. -----------
Lo sguardo è spento con gli occhi semichiusi in un atteggiamento rassegnato e sfigurato dal dolore. ------
Cristo è stato flagellato e Pilato lo presenta alla folla orribilmente deturpato dalle torture subite pronunciando le celebri parole "Ecce Homo" ------------.
E' una delle raffigurazioni cristiane più rappresentative e venerate della pittura antica, che ha visto cimentarsi nella sua realizzazione i grandi Maestri di tutta Europa. Tra questi primeggiano per intensità e drammatico realismo i pittori spagnoli e nordici in particolar modo i Fiamminghi ----------
La splendida tavola è proprio un classico esempio della pittura cinquecentesca Fiamminga con forti influenze dell'arte spagnola, e condensa le caratteristiche pittoriche di queste due grandi scuole. ---------
L' Autore, operante tra Haarlem ed Anversa nella prima metà del XVI° secolo, si ispira ai dipinti raffiguranti il Cristo "Ecce Homo" di Quentin Massys ed Dieric Bouts considerati i massimi interpreti fiamminghi di questo soggetto. ----------
Le condizioni del dipinto sono ottime senza sollevamenti o cadute di colore, con un cretto evidente e piacevole che rende l'opera ancora più affascinante. --------