“Leda ed il Cigno", olio su tela, dipinto surrealista, Epoca XX secolo, “Leda and the Swan,” oil on canvas, surrealist painting, 20th century era

“Leda ed il Cigno", olio su tela, dipinto surrealista, Epoca XX secolo

Il dipinto mostrato è un olio su tela in stile surrealista, dal titolo “Leda ed il Cigno". 
Il soggetto trae ispirazione dal celebre mito greco, reinterpretato in chiave moderna e onirica.

Misure: H 100 x L 80 cm.

Epoca: Probabilmente metà o seconda metà del XX secolo

L’opera rappresenta una scena intensamente simbolica:

Una figura femminile nuda, identificabile con Leda, è abbandonata in un gesto di estasi o resa, con gli occhi chiusi e le braccia sollevate dietro la testa.

Di fronte a lei, un grande cigno bianco — simbolo di Zeus, che secondo il mito si trasformò in questo animale per sedurla o possederla — le si avvicina in un abbraccio ambiguo, quasi umano.

Il tratto pittorico è morbido ma deciso, con un uso controllato della luce per dare risalto ai volumi dei corpi e al contrasto tra il bianco del cigno e la carne della donna. Le forme sono plastiche, ma con un senso di sospensione tipico del surrealismo.

“Leda and the Swan,” oil on canvas, surrealist painting, 20th century era

The painting shown is an oil on canvas in the Surrealist style, entitled “Leda and the Swan.”

The subject draws inspiration from the famous Greek myth, reinterpreted in a modern, dreamlike way.

Measurements: H 100 x W 80 cm.

Period: probably mid or second half of the 20th century.

The work depicts an intensely symbolic scene:

A nude female figure, identifiable as Leda, is abandoned in a gesture of ecstasy or surrender, her eyes closed and her arms raised behind her head.

In front of her, a large white swan - a symbol of Zeus, who according to myth transformed himself into this animal to seduce or possess her - approaches her in an ambiguous, almost human embrace.

The pictorial stroke is soft but firm, with a controlled use of light to emphasize the volumes of the bodies and the contrast between the swan's white and the woman's flesh. The forms are plastic, but with a sense of suspension typical of surrealism.