Caffettiera d’argento sbalzato e inciso
Antonio Garavaglia
Milano, 1830 circa
altezza cm 42,5; peso g 1.520
La grande caffettiera di argento ha un’imboccatura rotonda con marcato orlo estroflesso su cui poggia un coperchio a pagoda sormontato da un pomolo a forma di gallo con bordo decorato da piccole baccellature. Il collo cilindrico, adorno di una fascia incisa con motivo a esagoni centrati da asterisco con base a piccole linee, scende fino a una spalla arrotondata che forma un piccolo stacco ed è abbellito da una fascia incisa a linee parallele oblique con piccoli fioretti multipetalo. Il corpo ovoidale, liscio, si restringe fortemente in basso per congiungersi a un piede a calice con un anello di stacco estroflesso e decorato a sottili baccellature, che si apre in una base ornata con un motivo continuo a palmette con orlo liscio e verticale. Dalla spalla parte, sul fronte, un cannello alto, ornato alla base da un mascherone barbato a rilievo e terminante in una testa di grifo. Sul verso un’ansa alta e fortemente incurvata di legno ebanizzato parte da un elemento a rhyton a squame con muso di cane e termina in un elemento a tronco di cono decorato da fogliette lanceolate.
Sull’orlo del piede si leggono i bolli (si riportano le descrizioni originali, come compaiono sui documenti dell’Archivio di Stato di Milano):
1) Forma eptagona. Globo col Zodiaco ed i setti (sic) Trioni.
Punzone dell’Ufficio di Garanzia in uso nel Regno d’Italia dal 1812 per i lavori con titolo di 800 millesimi.
2) Aratro
Punzone dell’Ufficio di Garanzia di Milano in uso dal 1812.
3) Ancora e lettere AG Punzone dell’argentiere Antonio Garavaglia.
Bibliografia di riferimento per i bolli:
G. SAMBONET, Gli argenti milanesi, Milano 1987, pp. 37-40; e pp. 56 – 57;
V. DONAVER - R. DABBENE, Punzoni degli argentieri milanesi dell’800, Milano 1988, pp. 18-21 e p. 76, n 69.