Probabilmente Dominik Biemann o cerchia ristretta. Boemia settentrionale, Monti dei Giganti, circa 1825, Harrachsdorf (Harrachov) o Franzensbad (Frantiskove lazne). Periodo Biedermeier. Boccale molto raro in perfette condizioni, attribuibile al grande Dominik Biemann (molte delle sue opere non sono firmate). Altezza 13,5 cm, larghezza massima 8,3 cm. È evidente l'altissima qualità della molatura e la corrispondenza dei tratti e dei dettagli delle figure rappresentate con altre opere firmate dall'artista. Caratteristica di Dominik Biemann è la "tridimensionalità" del lavoro e l'espressività dei visi.
Nil aurei? Nil te coronati juvant argenteis referta bulga nil mouet? Senex. Vanos qued ah senex amores expetis, Tumulum tuse finemque vitae respice Mors quid aureorum me beabit copia? Amore si priuata sim dulcissimo ivvenis
Nemmeno l'oro? Nemmeno ghirlande e argento e nulla si muove? Ah vecchio. Ah, vecchio che ama un desiderio vano, tomba della tua morte e la fine della tua vita. Guardate ciò che serve il dono dell'oro se hai perso l'amore e la dolce giovinezza. La scena è incorniciata fra vitigni splendidamente molati, simbolo di saggezza e fertilità, nonché motivo amato nell'epoca dell'impero e primo Biedermeier.
Dominik Bimann (o Biemann) (nato il 1 aprile 1800 a Neuwald (Neuwelt) presso Harrachsdorf, † 29 settembre 1858 a Eger ora Cheb) è stato il miglior intagliatore del vetro mai esistito. Ha continuato la tradizione familiare della lavorazione del vetro e imparando la tecnica e l'arte dal grande Franz Pohl. Dopo aver frequentato la scuola d'arte studiò anatomia a Praga dal 1826 al 1829 all'accademia delle belle arti.
Ciò spiega la sua predilezione per i busti e le figure umane il più possibile espressive. Successivamente iniziò la sua attività proprio a Praga. Mentre inizialmente lavorò su alcuni semplici bicchieri di cristallo e tazze, cominciò a poco a poco a ricevere da committenze elevate appalti di lavori complessi, come ad esempio un ritratto di Goethe, suo amico e di Caspar Graf von Sternberg, membro dell'alta nobiltà Boema. Mentre l'economia dell'epoca era in crescita e approfittandone, Bimann si trasferì nel 1829 nei mesi estivi a Franzensbad, ove avevano sede alcune delle prestigiose manifatture boeme del vetro. Ivi lavorò per i clienti aristocratici delle terme e per la monarchia realizzando prevalentemente ritratti su vetro. Si spostò in seguito a Vienna e Berlino per conoscere gli ultimi sviluppi e le tendenze artistiche. Bimann fu un vero artista dell'epoca Biedermeier. Infatti fu profondamente radicato agli usi, costumi e gusti della sua epoca. Quando nel 1855 la moda cominciò a cambiare e le sue fortune d'artista insieme al mondo completamente diverso nel quale visse svanirono causa il diffondersi della rivoluzione industriale, probabilmente colto dalla disperazione, tentò il suicidio. Per le conseguenze di tale tentativo morì tre anni dopo.
Fotogramma 7: confronto fra il vecchio nella scena e uno schizzo di Dominik Biemann per la sua tesi d'anatomia. l'analogia è sorprendente (vedi confronto).
Letteratura: Kurt Pitrrof, Dominik Biemann, Bohmischer Glasgraeur des Biedermeier Anorldosche (Germania). Das Boemische Glas Band II. Passauer Glasmuseum. Brosova Buqouy, Spiegl. Gustav Pazaurek-Eugen von Philippovich, Glaeser der Empir und Biedermeierzeit, Klinkhardt Braunscheig. Pezatova Zuzana; Broch Jndrich Title: Bohemian Engraved Glass. Feltham, Hamlyn, 1968. Paul von Lichtenberg, Glasgravuren Biedermeier
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