FRANCESCO GIUSEPPE CASANOVA
IL RIPOSO DEI VIAGGIATORI
FRANCESCO GIUSEPPE CASANOVA
Londra 1727 – 1803 vicino a Mödling
Olio su tela
28 × 45 cm / 11 × 17,7 pollici, con cornice 40 × 57 cm / 15,7 × 22,4 pollici
CORNICE
Francia, circa 1800
PROVENIENZA
Probabilmente dalla vendita del 1766 della collezione del Marchese de Sorenzo, Bruxelles (asta Krafft, Lugt 1533)
FRANCESCO GIUSEPPE CASANOVA — LA POETICA DEL PAESAGGIO GALANTE
È sempre una gioia fare una piccola scoperta. Del tutto per caso, durante una modesta asta francese, la mia attenzione è stata catturata da due dipinti pendants. Erano presentati come opere del XIX secolo, ma è bastato un solo sguardo per riconoscere la mano inconfondibile di un grande artista del Settecento: Francesco Giuseppe Casanova.
Francesco Giuseppe Casanova (1727–1803), fratello minore del celebre memorialista Giacomo Casanova, nacque a Londra ma trascorse l’infanzia a Venezia. Dopo un breve apprendistato presso Giovanni Antonio Guardi e Antonio Joli, divenne allievo di Francesco Simonini, rinomato pittore di battaglie. Nel 1751, su consiglio di un altro fratello, Giovanni, si trasferì a Parigi, dove studiò con Charles Parrocel. Alla morte di quest’ultimo, trascorse un anno a Dresda studiando i dipinti di battaglie della Galleria degli Elettori di Sassonia.
Dal 1758, Casanova si stabilì a Parigi e iniziò a lavorare come artista indipendente. Le sue prime esposizioni furono accolte con scarso successo, ma grazie alle recensioni favorevoli di Denis Diderot, conquistò rapidamente una clientela aristocratica. Nel 1763 fu ammesso come membro effettivo dell’Académie royale de peinture et de sculpture. Fu lo stesso Diderot a raccomandarlo a Caterina la Grande, procurandogli prestigiose commissioni per l’Ermitage.
Grazie all’intercessione di Diderot, Francesco Casanova divenne uno degli artisti più richiesti del suo tempo. Il suo stile rappresenta una raffinata sintesi tra il rococò tardivo e il classicismo nascente. Fu molto apprezzato da reali e nobili — tra cui il re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski — ma soprattutto da Caterina II, che non fu solo la sua più importante committente, ma anche una fervente collezionista delle sue opere.
I due paesaggi qui presentati — L’Attraversamento del fiume e Il riposo dei viaggiatori — sono esempi espressivi e tipici del primo periodo parigino di Casanova, realizzati tra il 1762 e il 1770. L’influenza di Charles Parrocel è evidente, soprattutto nella costruzione compositiva e nel trattamento delle figure. Tuttavia, Casanova imprime una tonalità più morbida e lirica alle scene. Si tratta di rappresentazioni teatrali ma non pompose della vita quotidiana, piene di luce, movimento, aria e nobile serenità. Queste opere costituiscono inoltre una rara testimonianza di pendant originali, concepiti per dialogare tra loro per tema e atmosfera.
Particolarmente interessante è la possibile provenienza di queste opere. Dipinti con soggetti molto simili e dimensioni quasi identiche comparvero in una vendita tenutasi il 5 maggio 1766 a Bruxelles, condotta da Jan Lauwryn Krafft. Il catalogo elenca, ai numeri 297 e 298:
“Deux Pendants, des Cavaliers à cheval.”
Ciascuno descritto come:
Haut. 1 pied 6 pouces, Larg. 1 pied
(circa 48,7 × 32,5 cm)
Sebbene le descrizioni siano concise, è indicato il carattere pendente delle opere e l’attribuzione a Francesco Casanova. Il venditore è il Marchese de Sorenzo, nobile veneziano — un’origine che rafforza l’ipotesi di un legame diretto con l’artista. Il catalogo della vendita è registrato con il numero Lugt 1533, conservato nel Provenance Index Sales Files (AAP), consultabile tramite Art Sales Catalogues Online, e disponibile anche in formato digitale presso INHA.
Anche se non esistono iscrizioni o etichette d’archivio che confermino con certezza l’identità di questi dipinti, la somiglianza strutturale e tematica, il formato corrispondente e il contesto storico rendono l’attribuzione altamente plausibile. Si tratta di uno di quei rari casi in cui è possibile tracciare un collegamento convincente tra opere sopravvissute e fonti documentarie del XVIII secolo.