Questo paravento del XVIII secolo del periodo neoclassico italiano è composto da sei incisioni antiche su carta che riproducono gli affreschi dipinti da Raffaello Sanzio in Vaticano, noti come "Le Logge Vaticane".
Ogni incisione, caratterizzata da una fantastica varietà in scala di neri e grigi, è applicata su un pannello di carta più grande e incorniciata con un tessuto verde salvia che ne rifinisce i bordi. Alla base, ogni pannello è completato da un cartiglio dipinto a inchiostro, rendendo il paravento simile a una boiserie.
I disegni riproducono frutta, fiori, allegorie delle arti e tutti i motivi in voga durante il neoclassicismo. Il retro del paravento è rifinito in tela foderata di cotone.
Le sei incisioni su carta riproducono le lastre III, VII, VIII, X, XI e XII degli originali affreschi del XVI secolo che adornano i pilastri, i mezzi pilastri e le volte della Loggia. Esse sono state incise dal 1772 al 1777 da Giovanni Ottaviani (Roma 1735-1808) seguendo i disegni del pittore Gaetano Savorelli e dell'architetto Pietro Camporesi.
Risalgono al periodo neoclassico con un senso formale dello stile rinascimentale.
I paraventi a pannelli pieghevoli vennero utilizzati per la prima volta alla fine del XVI secolo come modo per bloccare le correnti d'aria o offrire protezione da sguardi indiscreti. Possono anche essere utilizzati per separare una sala in aree distinte. Comunque lo si usi e qualunque funzione gli si voglia dare è una raffinata opera d'arte.
Queste incisioni riproducono parte degli originali affreschi del XVI secolo dipinti da Raffaello Sanzio al piano principale degli appartamenti privati del Papa in Vaticano. Nel 1518, Papa Leone X commissionò a Raffaello un'opera maestra che rimane senza pari nella storia decorativa e architettonica: decorare con affreschi le pareti, i soffitti, l'arcata voltata (loggia), gli archi e le porte dei suoi appartamenti privati.
L'idea di creare un'opera divisa in tre parti che riproducesse, su fogli "imperiali" incisi e colorati ad acquerello, la serie completa di tutte le decorazioni originali dipinte delle Logge Vaticane di Raffaello nacque attorno al 1760.
Il lavoro iniziò nel 1772 e si concluse nel 1777; fu intrapreso per soddisfare l'interesse rinnovato del XVIII secolo verso i temi classici di matrice Rinascimentale.
Questa serie di incisioni è stata una fonte di ispirazione per architetti e designer. L'opera fu commissionata a grandi maestri dell'arte, come il pittore Gaetano Savorelli, il disegnatore Ludovico Teseo, l'architetto Pietro Camporesi e fu incisa dai famosi incisori Giovanni Volpato (Bassano 1740-Roma 1803) e Giovanni Ottaviani (Roma 1735-1808).
Le nostre incisioni, poste su pannelli per creare un originale paravento, sono state incise da Giovanni Ottaviani (Roma 1735-1808) seguendo i disegni del pittore Gaetano Savorelli e dell'architetto Pietro Camporesi.
Questo famoso architetto lavorò per Papa Clemente XIII e Pio VI, motivo per cui i nostri pannelli sono arricchiti dalla scritta: “cum privilegio ss. D.N. Clementis XIII”. Ogni pannello, estremamente dettagliato e ornato, presenta una serie di motivi neoclassici. Su uno sfondo bianco crema sono incisi tutti i decori più tipici del Settecento.
Trionfi e composizioni di frutta, elementi architettonici, grottesche, animali e motivi di foglie e fiori, si inseriscono in uno schema geometrico lineare.
Sia i disegni che le sfumature di colore sono perfettamente armonizzati e il risultato finale è un’opera d’arte così elegante e bella che può adattarsi a qualsiasi tipo di arredamento, pronta per essere utilizzata come divisorio o appesa alle pareti.
Le Logge di Raffaello, oltre al loro indiscutibile valore decorativo, costituiscono anche un momento fondamentale nella storia del gusto neoclassico della fine del XVIII secolo. In particolare, riguardo alla diffusione della moda delle "Grottesche", che nelle decorazioni murali romane trovano una grande varietà di motivi come palmette, ghirlande, urne e cornucopie.
Le incisioni delle Logge di Raffaello presenti negli appartamenti vaticani offrono così un effetto finale di leggerezza e spontaneità, sebbene ogni singolo elemento sia in effetti strettamente collegato a una struttura razionalmente ordinata.
Il grande maestro incisore Giovanni Ottaviani ricevette le sue prime lezioni da sua madre, il suo lavoro fu così apprezzato che presto collaborò con l'incisore Remondini e in seguito ebbe anche Wagner e Bartolozzi come maestri.
Da Roma gli vennero commissionate le sue opere più famose, diventando così uno dei principali incisori delle celeberrime "Logge di Raffaello".
Misure: H. 171 cm, L. 360 cm (60 cm ciascun pannello), P. 3 cm.