Scuola bresciana, XVI secolo
San Tommaso apostolo
Olio su rame, cm 23 x 18
Con cornice, cm 44 x 36
In questo rame di XVI secolo, prodotto con ogni probabilità nell’ambito della scuola bresciana, San Tommaso è raffigurato con i suoi attributi canonici, la lancia ed il libro: la lancia costituisce lo strumento del suo martirio, avvenuto, secondo ciò che rimportano gli atti degli apostoli, in terra indiana; questa inoltre potrebbe costituire anche un rimando a quella che trafisse il costato di Cristo durante la passione. Il libro costituisce invece un riferimento alle sacre scritture ma anche alla saggezza e alla sapienza che alla figura di questo santo sono tradizionalmente attribuite. Questa modalità rappresentativa non è certo la più nota per quanto concerne la presentazione del personaggio di San Tommaso, per cui solitamente si predilige lo schema iconografico dell’Incredulità. L'iconografia di San Tommaso riflette la complessità della sua figura: da un lato, l'apostolo dubbioso che ha bisogno di prove concrete, dall'altro, il martire che ha testimoniato la sua fede con il sacrificio della vita.
La tecnica della pittura su rame, a cui si fa accenno già per quanto concerne i manuali di tecniche artistiche del basso medioevo, trova una grande diffusione, in Italia così come all’estero, a partire dal Cinquecento. L’incremento della produzione del supporto metallico è dovuto a diversi fattori: dal miglioramento delle tecniche di estrazione in cava all’invenzione del laminatoio (primi esempi di presse a rullo, alimentate da mulini ad acqua, compaiono nel Codice Atlantico di Leonardo) che, con la battitura meccanica, permise di ottenere, velocemente e senza fusione, lamine regolari.
La lamina di rame si dimostrava ideale per la pittura ad olio poiché costituiva un supporto non assorbente, rigido, liscio e caratterizzato dalla stessa colorazione rossastra che si usava per le preparazioni dei fondi.